Gerbillo: specie, ambiente ed alimentazione

Un po’di storia…

Il Gerbillo della Mongolia (Meriones unguiculatus) è un piccolo roditore originario delle zone aride dell’Asia Centrale, tra Mongolia e Cina. La storia vuole che intorno agli anni Trenta del 1900 venne importata negli Stati Uniti una comunità di una quarantina di esemplari, da utilizzare per la sperimentazione scientifica. Una ventina di anni più tardi iniziò il loro allevamento come animali di compagnia e vennero selezionate alcune differenti varietà di colore. Nel nostro paese sono arrivati più tardi, ma si sono rifatti del tempo perduto perché sono stati accolti molto bene grazie al loro temperamento docile, la socievolezza e la vivacità. Gestiti e accuditi correttamente, i gerbilli possono vivere più a lungo rispetto ad altri roditori e per questo vengono scelti sempre più frequentemente.


La specie

I gerbilli appartengono all’ordine dei roditori, misurano dai dieci ai dodici centimetri di lunghezza. Il loro peso si aggira intorno ad un etto e i maschi sono in genere più grandi delle femmine. Il mantello originario è giallo/rossiccio (così detto mantello agouti) ma negli allevamenti è possibile vedere sempre più spesso gerbilli dal pelo che varia dal nero al crema. Il pelo ricopre tutto il corpo del gerbillo, comprese la coda e l’area  palmare e plantare delle zampe. Il mantello si presenta quasi sempre lucido, i gerbilli infatti amano pulirsi molto spesso durante la giornata e distribuiscono con cura sul pelo la secrezione di una ghiandola  detta di Harderian, posizionata al centro dell’addome in entrambi i sessi.  Hanno le zampe posteriori molto più sviluppate di quelle anteriori e questo li rende ottimi saltatori, hanno unghie molto dure che utilizzano per scavare lunghe gallerie nelle quali amano rifugiarsi nel loro ambiente naturale.


I gerbilli in natura vivono in colonie molto numerose, per questo sono animali che amano la compagnia e quando si decide di accogliere in casa un gerbillo è consigliato affiancargli almeno un altro esemplare. La situazione ideale per loro sarebbe quella di poter adottare diversi esemplari di gerbilli, anche dello stesso sesso se non si pensa di farli riprodurre.  Il loro modo di comunicare è molto articolato e trascorrendo del tempo in loro compagnia ci si accorge di quali e quanti suoni siano in grado di emettere e in quali occasioni.


I gerbilli sono animali estremamente puliti, dedicano molto tempo alla propria pulizia e a quella degli altri membri della comunità, in più essendo originari di un ambiente arido hanno la capacità di concentrazione delle urine, che vengono prodotte in quantità esigua e sostanzialmente inodore. Stesso discorso vale anche per le feci che sono molto secche diversamente da quelle di altri roditori.


L’ambiente

L’ambiente migliore per un gerbillo è un terrario dedicato, che può essere costruito con vasche in plastica o in vetro, che garantiscano una corretta ventilazione anche sul fondo. Per assecondare la loro naturale inclinazione a scavare è buona abitudine disporre fieno in quantità, che oltre ad essere un’importante fonte di cibo potrà essere utilizzato come materia per costruire rifugi e nidi. La grandezza del terrario dovrà essere proporzionata ovviamente alla quantità degli esemplari garantendo libertà di movimento, meglio ancora se è strutturata su diversi  piani.


L’alimentazione

Il gerbillo è un animale onnivoro che in natura si ciba di una varietà di cibi differenti. In cattività è di primaria importanza mantenere questa loro esigenza fondamentale e mettere a loro disposizione cibo idoneo sia in quantità che in qualità. In commercio si trovano alimenti selezionati per i gerbilli reperibili nelle grandi città o su internet ma non senza difficoltà nelle piccole città di provincia, anche se ultimamente per fortuna sempre meno. Quello che si può fare è creare appositamente per loro la giusta miscela di alimenti. Il fieno, anche in pellet, dovrà essere sempre a disposizione e a questo si potranno aggiungere: miscele di semi come grano, orzo, avena, farro, mais, verdura e frutta fresche. Possono essere indicate anche le miscele di alta qualità che si trovano in vendita per i criceti o gli scoiattoli. Da limitare i semi di girasole che per la loro ricchezza di grassi se consumati in quantità e frequenza troppo elevate possono determinare di salute. Al fieno e ai semi vanno affiancate porzioni contenute di verdure e frutta fresche. Per fornire loro il giusto apporto di proteine a questa alimentazione andranno aggiunte saltuariamente anche camole della farina, pezzettini di formaggio, uova sode e crocchette per cani e gatti di prima qualità, ma da intendersi come piccoli premi.


Quando consultare il Veterinario

Auspicabile e consigliabile è una visita di un Medico Veterinario esperto in “specie non convenzionali” all’arrivo a casa dei nuovi ospiti, in modo da scongiurare la presenza di patologie e di parassiti, effettuando poi visite di controllo periodiche che consentono anche di assicurarsi della corretta gestione nel tempo di questi simpatici roditori, causa sovente delle patologie più comuni.


Da tenere sempre a mente il fatto che il gerbillo non deve mai essere presi per la coda perché tende a staccarsi! La natura ha donato loro questa caratteristica per consentire loro la fuga da un eventuale predatore…

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Autore: Vetclick (6) Categoria: Cultura Animale: Gerbillo

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